Nessuno

Alessandro Aleotti, Vito Perrini

Piacere io sono nessuno, nei miei giorni pesi tu non mi vedevi
Non ero nella lista degli attesi
Vengo da una generazione di disillusi
Dal video lesi, educati ad essere ambiziosi
E poi scaricati a terra tipo pesi di zavorra da una mongolfiera ma ora è la mia era
Uscito dall'anonimato con la sensazione di un evaso da galera
Una prigione di ignoranza a cui un tribunale occulto mi diede l'ergastolo
Ma io riscrissi il mio capitolo
Ed ora mi conosci, J-Ax, quello degli Articolo

Io sono nessuno e rappresento tutti quei nessuno che mi stanno intorno
Persi in una routine uguale, giorno dopo giorno, sconvolti sul limite estremo
Per tutti i Polifemo che primo o poi accecheremo

Tu giornalista che ora mi insegui per lo scoop ti ricordi?
Quando venni da te a parlarti, eri occupato troppo dal tuo pop
Trovasti solo il modo di screditarmi senza nemmeno prima ascoltarmi, e tu musicista
Che ora copi il mio sound, quando prima dicevi che l'hip-hop non era musica
Adesso sembri un imitatore, povero clown
Un pugile che sul mio ring va giù al primo secondo del primo round, mi fa venire il down
Il ricordo di zero possibilità offerte dopo il mio diploma
Vedevo gente fare strada grazie ad un amaro e un bagnoschiuma
Sono solo fatti miei
Io sono la prova che non ho fatto strada grazie alla mia faccia tipo Raoul Bova
Vedevo attori prendere premi grazie ai cognomi
Attrici e vallette presentarci andare avanti a pompini
Io col cognome contadino e zero attitudine al pompino, timbravo il cartellino, e quale oro
Aveva la merda in bocca il mio mattino
E adesso che persino ho girato le strade di New York in limo
Chiedimi chi sono e ti risponderò, nessuno

Io sono nessuno e rappresento tutti quei nessuno che mi stanno intorno
Persi in una routine uguale, giorno dopo giorno, sconvolti sul limite estremo
Per tutti i Polifemo che primo o poi accecheremo

Mi hanno cresciuto riempiendomi le orecchie di cazzate
Il professore, il televisore, il politico, il prete
Uno per uno tutti a fare in culo angeli bugiardi
Esempi di virtù di 'sta gran fava, ultimi dei servi
Il professore mi diceva di studiare, il televisore di comprare
Il politico di votare, il prete di pregare
Io ho studiato, votato, ho persino pregato, non ho potuto comprare
E alla fine ho visto premiato solo chi ha comprato, fanculo
Mi sono fatto una strada solo perché l'alternativa era girare fatto per strada
E comunque resto sempre fuori dall'ambiente
Preferisco la mia gente, dello Star System sono il latitante
Sono stato maltrattato e tra le conseguenze
C'è che ho il rancore con un danno permanente
Che costantemente cresce anche quando leggo sui giornali le dichiarazioni di critici
O cabarettisti, musicisti che ci danno dei minchioni
Il fatto è che sono politicamente non corretto
Fuori dal giro di San Remo ma anche dall'ambiente alternativo
Antipatico ad entrambe le parti con conseguente effetto
Anti divo, il danno che mi fanno è nullo
Mi considero un reietto da quando sono vivo
Ora voglio divertirmi, fratelli continuate ad amarmi
Bastardi continuate ad odiarmi
Guardatemi mangiarmi tutto il cibo che non volevate darmi
Nessuno ero, nessuno sono, quindi se ti chiedono chi è stato
Risponderai nessuno ed io sarò salvato

Io sono nessuno e rappresento tutti quei nessuno che mi stanno intorno
Persi in una routine uguale, giorno dopo giorno, sconvolti sul limite estremo
Per tutti i Polifemo che primo o poi accecheremo

Tutti gli occhi addosso a nessuno
Ognuno si sente il diritto di dirci chi siamo
Che facciamo, quando e come sbagliamo
Tante voci che mi sembra di uscire pazzo
Volete che mi tolga di qui? 'Sto cazzo
Tutti quelli che sentirai sputarci merda addosso
È perché vorrebbero il nostro posto e se non ho risposto
È perché piuttosto preferisco studiare per andare più in alto
E su questa tesi interagisco tra le rime e il disco
Tra il vero e il falso, tra una carezza e un calcio
Tra una bestemmia e un salmo, tra la strada e il palco
E al televisore toccherà comprarmi il professore dovrà studiarmi
Il politico dovrà temermi, prete, la mia generazione non è da oratorio
Per la religione non ci serve intermediario
Puoi dimenticarmi, scattano gli allarmi
Perché sarò la voce di tutti quei nessuno che voce non hanno
Cambierò la parte ad ogni ruolo che mi assegneranno
Non m'inquadreranno e tanto meno capiranno, e se mi fermeranno
Frega un cazzo, tanto l'ho già fatto il danno
Seicentomila persone mo' c'hanno in casa le prove
Che qualsiasi nessuno può accecare il suo ciclope

Io sono nessuno e rappresento tutti quei nessuno che mi stanno intorno
Persi in una routine uguale, giorno dopo giorno, sconvolti sul limite estremo
Per tutti i Polifemo che primo o poi accecheremo
Nessuno e rappresento tutti quei nessuno che mi stanno intorno
Persi in una routine uguale, giorno dopo giorno, sconvolti sul limite estremo
Per tutti i Polifemo che primo o poi accecheremo

Wissenswertes über das Lied Nessuno von Articolo 31

Wann wurde das Lied “Nessuno” von Articolo 31 veröffentlicht?
Das Lied Nessuno wurde im Jahr 1998, auf dem Album “Nessuno” veröffentlicht.
Wer hat das Lied “Nessuno” von Articolo 31 komponiert?
Das Lied “Nessuno” von Articolo 31 wurde von Alessandro Aleotti, Vito Perrini komponiert.

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