Il Marinaio

Cesare Liberatori

C'era sto tipo: un marinaio dall'occhio sfatto
E da bravo marinaio dedito all'alcol
Si sa che è sempre un po' più furbo chi è su una barca
D'altronde il pianeta è due terzi coperto d'acqua
Sto marinaio era proprio il classico tipo
Un uomo piuttosto schivo, la barba da capitano Findus
Cantava sempre ogni volta che abbandonava il porto
Quindici uomini sulla cassa del morto!
Il tipo che in terra è un toro, ma il mare gli da ristoro
Il tipo da sogni tipo mmm... l'isola del tesoro
E boh, non ha mai amato una donna più di un attracco a volta
Gettare l'ancora si, ma a largo dalla costa
Senza una casa, una patria in cui ritornare
Vita da cane, per lui una vita da lupo di mare
Tagliava il vento sferzato da quella brezza
Col cuore colmo di gioia e di amarezza, lui ripeteva
Queste parole, nel vento, perché lo accompagnassero sempre

Quindici uomini sulla cassa del morto
E una bottiglia di rum per conforto
La marea spinge lontani dal porto
E una bottiglia di rum oh oh oh
Quindici uomini sulla cassa del morto
E una bottiglia di rum per conforto
La marea spinge lontani dal porto
E una bottiglia di rum oh oh oh

Poi gli promisero sto viaggio senza ritorno
Lui sorrideva già guardando il diario di bordo
Non è che ci tenesse a tornare da morto
Ma il suo lavoro lo costringeva a tenerlo in conto
Così faceva i bagagli ma nell'attesa
Sentiva l'ebrezza del piacere che in fondo è l'attesa stessa
Lui che partiva da una baia di Montpellier
Sognava Sandokan le tigri di Mompracem
E l'equipaggio era un film di Tim Burton
Gambe di legno, occhi di vetro ed il solito pappagallo
Un mocio per fare il mozzo, un coltello per l'arrembaggio
Una mappa con un messaggio chiusa a cera nel legno di faggio
Poi una mattina sospinti dalla risacca
La nave avvistò l'Australia e nel vento solo la voce rauca
Del vecchio marinaio che apostrofava l'orizzonte in questa maniera

Quindici uomini sulla cassa del morto
Questo viaggio non è stato affatto corto
La marea spinge lontani dal porto
E una bottiglia di rum oh oh oh
Quindici uomini sulla cassa del morto
Questo viaggio non è stato affatto corto
La marea spinge lontani dal porto
E una bottiglia di rum oh oh oh

Lì le foreste e l'avorio di quella sabbia asciutta
Mai più contento di remare su una scialuppa
Il marinaio intraprendente ha vinto la corrente
E a lettere corrette appunta questo appunto in mente
Oggi 12 settembre del 1607 sottoscrivo
Il sottoscritto ebbene ha scoperto un continente
Finì la frase e già la ciurma accendeva la brace
Quale fuoco arde più dell'uomo che trova pace
Qui avrò una nuova patria, qui costruirò una casa
E tramontava la carriera ma sorgeva l'alba
Così sparì nella foresta si tutto d'un tratto
Lasciando quella bottiglia di rum all'equipaggio
Ok la storia, ma dov'è la morale?
Finché non trovi la tua terra rimarrai quell'uomo di mare
Bella la storia ma va oltre gli ormeggi
Che sulle coste dell'Australia si dice ancora riecheggi

Quindici uomini sulla cassa del morto
Ho trovato la mia terra sono pronto
La marea spinge lontani dal porto
E una bottiglia di rum oh oh oh
Quindici uomini sulla cassa del morto
Ho trovato la mia terra sono pronto
La marea spinge lontani dal porto
E una bottiglia di rum oh oh oh

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