Capinera
[Testo di "Capinera"]
[Strofa 1]
La chiamavan "Capinera"
Pe' i suoi ricci neri e belli
Stava sempre fra i monelli
Per la strada tutto il dì
Scalza, lacera, una sera
M'apprestavo a rincasar
Col visino suo di cera
Me la vidi avvicinar:
"Dammi un soldo, ho tanta fame"
"Hai la mamma?" - "No, non ce l'ho"
"E il tuo babbo, la tua casa?"
E lei triste: "Non lo so"
Provai una stretta al cuore e quella sera
La mia casetta accolse "Capinera"
[Ritornello 1]
E lei cantava, cantava giuliva
Di trilli e gridi la casa m'empiva
Ed un bel sogno nel cuor carezzavo
La contemplavo
Forse l'amavo
[Strofa 2]
Tredici anni lei compiva:
S'era fatta pensierosa
"Pensi forse a qualche cosa?
Chе ti manca?" - "Non lo so!"
Primavera: sole e fiori
"Capinеra" è sempre là
Sta affacciata e guarda fuori:
"Cosa vuoi?" - "La libertà"
"Non hai casa, non hai mamma
Dove andrai?" - Rispose: "Andrò..."
Con la mano piccolina
L'orizzonte m'insegnò
Provai una stretta al cuore finché una sera
Più non trovai a casa "Capinera"
[Ritornello 1]
E lei cantava, cantava giuliva
Di trilli e gridi la casa m'empiva
Ed un bel sogno nel cuor carezzavo
La contemplavo
Forse l'amavo
[Strofa 3]
Fu in un'alba di gennaio:
Dopo l'orgia rincasavo
Nevicava e m'affrettavo
Già ad aprire il mio porton
Ma a distanza molto breve
Vidi un certo non so che
Affiorare fra la neve
Dissi allor: "Vediam cos'è"
Eran cenci, io li rimossi
Diedi un grido: due piedin
Due piedini scalzi e rossi
Poi le mani, poi il visin!
Un urlo mi sfuggì, vedendo ch'era
La morticina, la mia "Capinera"
[Ritornello 2]
Forse pentita al suo nido tornava
Forse, quaggiù che le aprissi invocava
Mentre la neve saliva, saliva
E lei moriva
E lei moriva