Finché morte non ci separi
Giacca cravatta faccia sfatta sulle spalle la disfatta senza cuore uomo di latta
La fortuna non si baratta chi ne abusa non si imbarazza protetto da corazza
Compatta sorte matta dura vivere con sorte pazza ogni imprevisto spiazza dolcezza
una carezza ne basterebbe mezza o reagisco o il destino mi spezza
I rospi che ho ingoiato non li immagini un fiume di lacrime sfonda fragili argini
Le volte che ho pensato di mollare le volte che il peso sulle spalle mi ha fatto sprofondare
Un cappio fatto di squallore micidiale la mia vita una cavalcata surreale
in questo stivale medioevale solo giustizia fittizia e trattamento diseguale
Troppe domande senza risposte un peso grande verità nascoste
Una speranza mi sovrasta ma l’attesa mi devasta cambia qualcosa o dico basta
Perché non vedo il mio domani mi perdo in vecchi brani disperdo sentimenti umani
Penso ai miei cari scenari amari sposato con questa vita finché morte non ci separi
Disperso nel mezzo del cammino ondeggio effetto vino stammi vicino
Non lo so se ce la faccio vecchio pagliaccio cola il trucco lo schifo quotidiano che mi stucco
Cattiveria fredda come la Siberia opposta alla calda bontà che mi scorre nell’arteria
Costante intemperia cattiveria natura spoglia cade l’ultima foglia
Spazzata via dal vento balla al tempo del tormento schiava dei capricci del lamento
Come mi sento? Perso tra bene e male tra chi cambia e chi resta tale e quale
Orgoglio ego morale nella stessa spirale a colmare il vuoto universale
Nuvole dimore degli eroi nuvole che piangono su di noi
Nuvole che piangono su di noi
Troppe domande senza risposte un peso grande verità nascoste
Una speranza mi sovrasta ma l’attesa mi devasta cambia qualcosa o dico basta
Perché non vedo il mio domani mi perdo in vecchi brani disperdo sentimenti umani
Penso ai miei cari scenari amari sposato con questa vita finché morte non ci separi