150 sprint veloce

Questione di chilometri
Il cielo basso, le mani sudate
L'Italia ci scorreva dolcemente sotto ai piedi
Ai lati della strada

Questione di significato da attribuire alla parola "libertà"
Che non significa non curarsi degli altri
Ma, anzi, donargli incondizionatamente
Tutto noi stessi

Stringi ancora i denti, ancora un poco di strada
E ti potrai riposare
Assieme a tutte le promesse fatte
Che non potevamo in nessun modo mantenere

Ho fame, ho sete di razionalità
Di dare un posto alle cose
Senza l'ombra del rimorso
Del passato o del futuro

E oramai non c'è più niente
Non c'è dolore e il cielo è un po' più blu
La strada qui davanti
Conduce nel profondo, verso Sud

Questione di chilometri
La terra secca, gli occhi riarsi
Il sole era una sfera di polvere
A picco sul deserto bruciato della mia evoluzione

Oggi ti chiamavo da una via Cavour
Di una qualche città di Marte
Più grande di te non ci sarà mai niente
E dopo sarà tutta un'altra poesia

Oggi che si festeggiano i funerali
Come gli zingari
E giorno dopo giorno
Io e te ci stiamo perdendo

E ormai non c'è più niente
Non c'è dolore e il vento è un po' più blu
La strada sotto al sole
Conduce nel profondo, verso Sud

Questione di chilometri
Mi avevi detto che saresti stata sempre
Che anche nei luoghi più desolati
Avrei saputo portarmi dietro una parte di te

Guardale ora queste belle parole
Che in fin dei conti sono come grano maturo
Pronte per essere colte
Ma troppo vaste da non riuscirle davvero ad amare

Oggi al tempio degli dei
Mi hanno offerto dei doni
Minerva, il cinico, l'anarchia e il denaro
Mi hanno promesso il meglio della loro felicità

Francamente non ho saputo cosa scegliere
È stato meglio tornarsene a Nord
In cerca di qualcuno con cui parlare

E ormai non c'è più niente
Non c'è dolore e il cielo è un po' più blu
La strada qui davanti
Conduce nel profondo, verso Sud

Wissenswertes über das Lied 150 sprint veloce von Daniel Rabiczko

Wann wurde das Lied “150 sprint veloce” von Daniel Rabiczko veröffentlicht?
Das Lied 150 sprint veloce wurde im Jahr 2008, auf dem Album “Occidente” veröffentlicht.

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