Cateto

Stefano Belisari, Tanica Rocco, Faso

C'era un uomo che viveva a Chicago e gli cresceva l'erba sulla faccia
Egli era infelice
Sulla testa aveva l'erba, sulla testa piante che perdevano le foglie
Per tagliarsi i capelli usava la motosega

C'era poi una donna che viveva ad Erba
Era molto bella, però i suoi pori secernevano escrementi invece che sudor
Triste la sua condizione per l'infausta secrezione, cacca dalla faccia (cacca della faccai)
Ella era infelice (infelice)

Lui decise che per essere felice doveva emigrare da là
Addio alle delusioni chicaghesi, addio all'importantissimo nodo ferroviario
Addio
Si diresse all'aeroporto per volare fino ad Erba
E lì trovare l'erba sulla faccia della gente

Lei, di contro, per un caso che potrà sembrarvi strano decollò da Erba
Alla volta di Chicago
Questo nome suscitava nella fetida ragazza una nuova speme
Già dopo il decollo la gente voleva buttarla fuori

Ma il destino era in agguato sotto forma di pilota che, svenuto per le esalazioni
Nel suo sogno di pilota trasformossi in kamikaze e diresse verso l'aeroplan
Che da Chicago andava ad Erba
E il bagliore dell'impatto fece luce sui due volti, l'uno verde, l'altro invece no
E lui cadendo vide lei, e lei cadendo vide lui

"Mi presento, io mi chiamo Jonathan Grass"
Disse lui sfrecciando nel blu
"Chiedo scusa per l'audacia ma mi rendo conto che qui fra non molto
Poc'anzi moriremo, e per l'impatto al suolo, e per il grave scontro
E se mi è concesso per lo shock che entrambi abbiamo subito poco fa"

"Si figuri, caro amico, sono conscia anch'io del fatto che qui il tempo stringe
E per dimostrarle che è vero le metto la lingua in bocca"
La lingua in bocca
Per dimostrarle che è vero

Il contatto dei due visi misto all'impeto d'amore, fece da rimedio in quella tragedia
L'erba si allungò all'istante per l'effetto concimante cacca più amore
Operano più miracoli di quanto non si creda
Ma la luce dell'amore fu oscurata dall'odore che quella puttana sprigionava
E lo sventurato amante, ritiratosi all'istante
Si negò all'abbraccio e disse, "Pfui", avviluppandosi nell'erba

Lui, cadendo sulla terra, disse, "muoio sulla terra", lei gli cadde sopra e ne morì
Originando lì per lì l'allegra aiuola dell'amor

In quel mentre due bifolchi, ivi intenti a tracciar solchi
Videro l'evento ("guarda l'evento") e dissero, "portento" ("portento")

Queste spoglie sovrapposte sono un monito celeste
Presto, grandi feste (presto feste") per celebrare il concime
Che rese i campi coltivabili

E la morale di questa storia è che la merda non è così brutta come la si dipinge

Wissenswertes über das Lied Cateto von Elio e le Storie Tese

Auf welchen Alben wurde das Lied “Cateto” von Elio e le Storie Tese veröffentlicht?
Elio e le Storie Tese hat das Lied auf den Alben “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu” im Jahr 1989, “Ortomio! (Live In Firenze 1 Novembre 2001)” im Jahr 2000, “Il meglio di “Ho fatto due etti e mezzo, lascio?”” im Jahr 2004 und “Arrivedorci” im Jahr 2018 veröffentlicht.
Wer hat das Lied “Cateto” von Elio e le Storie Tese komponiert?
Das Lied “Cateto” von Elio e le Storie Tese wurde von Stefano Belisari, Tanica Rocco, Faso komponiert.

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