Egli

Eugenio in Via Di Gioia

Passava le giornate a perdere il suo tempo
Era poco lo sapeva e lo guardava in silenzio
Trascorrere davanti ai propri occhi delusi
Piccoli e stanchi, ormai spenti quasi chiusi

Si incontrava con la notte per scrivere poesie
Ma le rime, già sentite, suonavan litanie
E parlavano di storie di gente comune
Descrizioni, difetti e disgrazie opportune:
In terza persona per poter mascherare
Ciò che di se stesso non voleva mostrare
A chi di lui conosceva soltanto
Cinque corde una rotta, accordate ogni tanto
E cantava queste storie ad ingenui passanti
Guardando l'orizzonte come fossero distanti
E non si curava di avere il permesso
Apparire o non esserci valevano lo stesso

C'era una volta un matto, non andava mai a dormire:
Proiettava strane ombre poi le stava a sentire
Parlavano di tutto, politica e religione
Ma mai della vecchiaia, no, non c'era guarigione
E c'era un solo modo per non starle più a sentire
Il sole a mezzogiorno le faceva scomparire
Se invece, stanco, provava a spegnere la luce
Lo avvolgevano, diceva, come una donna ti seduce
E non c'era soluzione e non vi era via di scampo
Quell'uomo forse matto illuminò e si spense
Quell'uomo forse matto illuminò e si spense
Quell'uomo forse matto illuminò e si spense
Come un lampo

Wissenswertes über das Lied Egli von Eugenio In Via Di Gioia

Wann wurde das Lied “Egli” von Eugenio In Via Di Gioia veröffentlicht?
Das Lied Egli wurde im Jahr 2014, auf dem Album “Lorenzo Federici” veröffentlicht.
Wer hat das Lied “Egli” von Eugenio In Via Di Gioia komponiert?
Das Lied “Egli” von Eugenio In Via Di Gioia wurde von Eugenio in Via Di Gioia komponiert.

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