Ipercarmela
La cucina era vuota, il bicchiere a metà
L'uomo guardava serio il muro e poi seguiva
Il fumo che saliva lento verso la lampadina
La stagione era quasi finita, l'uomo
Pensava: "Questa è casa mia"
Nella stanza del letto, la donna grassa e nervosa
Guardava su un giornale a colori
La vita di una donna, bionda, famosa e ricca
Con qualche anno in meno, penò
Qualche anno di meno, pensò, e lei somiglierebbe a me
E il tempo passa come una colomba
Sulla casa dell'uomo e della donna
Dentro una città pulita e violenta
La donna partorì una stella e la chiamò Carmela
Figlia di suo padre e sua madre
Fiocco rosa da crescere in fretta
Rideva quasi sempre e piangere non piangeva, mai