Accendimi...
[Testo di "Accendimi..."]
[Strofa 1]
Sono lo specchio alla cui immagine vorresti assomigliare
Il vaso di Pandora che vorresti scoperchiare
Per entrarci dentro e restarvici rinchiuso
Lontano da quel mondo in cui ti senti intruso
Ed invisibile, dentro a un'automobile
Fermo in un ingorgo ad uno svincolo, il tuo sguardo immobile
Appoggiato sopra al finestrino col calore oscilla
Ed un perfetto estraneo che manco t'assomiglia
T'osserva, occhi vuoti come fuochi spenti
La faccia di chi proprio non ha niente da dirti
O da darti ti sfiora facendoti paura
Ma è solo la tua immagine nel tuo retrovisore
Click! Pigiami il grilletto, per favore
Ti proporrò un affare irrinunciabile
Un biglietto sola andata di vacanza dalla tua coscienza
Non ti sembra irresistibile? Pensa
Anzi, lascia fare a me che me la cavo meglio
I cervelli li maneggio come voglio, è il mio ramo
Io li squaglio e li modello coi miei pollici
E loro alzano gli indici e poi ricominciamo
E già lo sai che con la pulsantiera in mano anche stasera
Avrai il potere di disporre tutti i cari a forma di famiglia vera
Ti metterò a tacere l'alveare che c'hai in testa
E se sarai sincero e non farai più resistenza
Saprò ricompensarti quindi adesso siediti
Ed ascolta attentamente quel che voglio dirti
Non sono mica ordini, son solo dei consigli
Ed ora guarda un po' chi vive meglio
[Ritornello]
Ti dico quel che vuoi, ti mostro come sei
Accendimi la bocca e ti vedrai nel mondo nella scatola
E vivere una favola potrai
Se resterai a casa senza uscire mai
Ti dico quel che vuoi, ti mostro come sei
Accendimi la bocca e ti vedrai nel mondo nella scatola
E vivere una favola potrai
Se resterai a casa senza uscire mai
[Strofa 2]
Sentito? Non ho finito
Sono pratica e indolore ed il mio smercio è consentito
La dose media è libera come la mia voce che è fatta di colori
Ed è per questo che ti piace!
Io ti parlo agli occhi e tu rispondi spalancandoli
Come fa un bambino quando tocca una girandola che gira di continuo
Ventiquattr'ore al giorno tutto l'anno
E non ti prendo in giro, sono gli altri che lo fanno!
Sondo i tuoi pensieri più nascosti, rovisto fra i tuoi gusti
A caccia di emozioni da sottrarti e riproporti
In massicce razioni di finzione interpretata
Da doppioni ossigenati con la faccia di cartone
Sipario! Piazzisti ad ogni orario
Maitresses ingioiellate con le protesi mammarie
Gobbi, nati stanchi, soubrettine-coscia-lunga-pronte-all'-uso
Opinionisti bianchi, rossi, neri e verdi
In tutte le nuances che fan pendent con la poltrona in voga
Quattordicenni qua e là come lattuga
Case in cui c'è sempre festa, piazze in cartapesta
L'ospite che alza più gli ascolti resta
Minigonne, Madonne emostatiche
E non a profusione e in una apoteosi il Cupolone
Combinazione, ti do pure un posto fisso
Alle partite di pallone... Reclame!
[Ritornello]
Ti dico quel che vuoi, ti mostro come sei
Accendimi la bocca e ti vedrai nel mondo nella scatola
E vivere una favola potrai
Se resterai a casa senza uscire mai
Ti dico quel che vuoi, ti mostro come sei
Accendimi la bocca e ti vedrai nel mondo nella scatola
E vivere una favola potrai
Se resterai a casa senza uscire mai
[Strofa 3]
Sangue? La mia specialità, te ne faccio veder fiumi
Facevo il Colosseo un paio di millenni fa
Intere o a pezzi incluse le frattaglie
Spaccio storie d'ogni sorta, complete di dettagli e figli morti
Contorti psicodrammi esistenziali
E passioni turbolente, torbide ossessioni
Con amanti, parenti, Isso, Essa e o' Malamente
Tutti insieme a vendicarsi, ma appassionatamente
Mostro i visceri e miscelo cronaca e spettacolo
Impasto e servo caldo "È pronto a tavola!"
Come uno stormo di avvoltoi sulla carogna il mio pubblico s'affolla
E proprio come ai tempi di Caligola
Mi basta dare all'occhio la sua parte
Per darti l'illusione che tutto vada bene, anzi benone
Se non meglio, ti voglio bene proprio come a un figlio
Componi questo numero e ti riempio il portafogli!
Se ti senti solo chiamami, se vuoi confessati
T'ascolterò ad orecchie tese per meglio comprenderti
Ed assolverti invitandoti nel mio salotto buono
Ed incantandoti quasi come un disco sullo stesso suono
Dai, regalami quel cruccio che ti porti
Chiuso in petto tutto il giorno, la notte a letto
Con il buio intorno aspetti l'occasione adatta
A far sentire la tua voce nel tuo quotidiano inferno
E quello che mi piace è che mi ascolti
Pure se ti parlo con la faccia di chi t'assomiglia
Che non è certo bella ma è sincera
Le storie sono paccottiglia rosa, gialla e nera
Un po' Cronaca Vera un poco Gente io non ti dico niente
Però te lo ripeto lentamente con tono dissuadente
T'arravoglio in un imbroglio e non ne scappi più
E cedi in blocco la tua identità alla TV
Seguimi, fermati, girati
Adesso togliti la benda e osservami
Fa' attenzione perché ora sei target davanti al mio plotone
E l'hai voluto quel tuo posto in prima fila, coglione...