Asociale

Alex “Jeremy” Cirulli, Natty Dub, Daniele Fiaschi, Davide Shorty

[Testo di "Asociale"]

No! Non voglio più sembrare un essere così sociale
Sembra di essere asociale quando guardo giù
Ma ormai che è tutto normale
Lasciami sintetizzare me nella realtà virtuale
Che non esco più
Scrollo su e giù
Dopo crollo
Voglio di più, voglio di più, ma in fondo
Pollice carico
Cervello arido
La prima mossa della mia giornata
È un vortice d'invidia e di rammarico
Perso tra bacheche, cuori e panico
Soddisfazione alle calende greche
Istantaneamente ho sempre sete
Compulsivamente tossico ed è matematico
Che più guardo 'ste pagine inutili più mi agito
Sono un asino, dal muscolo troppo flaccido
Desidero d'essere qualcun altro
In questo mondo fantastico
Vedo un popolo per niente elastico
Mostrami tutto il lusso sfrenato, adesso esagero
Il mondo a portata di mano in questo oggetto magico
Mi sembra d’essere niente e tutto in un solo attimo
Circolo vizioso in cui spesso io mi rilasso e so
Come Bandabardò: se lo faccio, dopo collasso
Passo dall'estremo entusiasmo all'essere ghiaccio
Catartico particolare in cui io non mi piaccio più

Scrollo su e giù e dopo crollo
Voglio di più, voglio di più
Ma in fondo cosa voglio?

No! Non voglio più sembrare un essere così sociale
Sembra di essere asociale quando guardo giù
Ma ormai che è tutto normale
Lasciami sintetizzare me nella realtà virtuale che non esco più
Scrollo su e giù e dopo crollo
Voglio di più, voglio di più, ma in fondo
Algoritmi che osservano il quotidiano
Controllano come siamo, cosa amiamo
Tutto quello che facciamo
Dopamina scopa il mio cervello prima che io possa andare in cima dell'arcano dietro cui si cela il piano di controllo
Quale mai sarà il complotto, il terzo occhio?
Cosa sappiamo davvero del mondo?
L'autostima schiacciata dalla mattina
Per questo io mi vergogno
Di chi sono di che voglio, poi cosa arriva al tramonto?
Allora privami pure del mio subconscio
Dipendenza statistica, tutti tristi nel sonno
Tutti che si confrontano senza un vero confronto
Nella vastissima valle del tutto già bello e pronto
Distratti, tutti fatti, tutti brutti, tutti troppo grassi
Siamo tutti troppo attaccati ad i nostri palmi
Tutti troppo calmi
Paradossalmente mentecatti
Vittime dello stesso progresso di cui siamo schiavi e amanti
Scrollo su e giù
E dopo crollo
Voglio di più, voglio di più, ma in fondo cosa voglio?
No! Non voglio più sembrare un essere così sociale
Sembra di essere asociale quando guardo giù
Ma ormai che è tutto normale
Lasciami sintetizzare me nella realtà virtuale che non esco più

No! Non voglio più sembrare un essere così sociale
Sembra di essere asociale quando guardo giù
Ma ormai che è tutto normale
Lasciami sintetizzare me nella realtà virtuale che non esco più
Scrollo su e giù e dopo crollo
Voglio di più, voglio di più, ma in fondo cosa voglio?

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