L’ippocampo
Ero lì che mi annoiavo sulla spiaggia
E la notte era umida come le tue labbra
Quando all'improvviso io l'ho visto
Meraviglioso, quasi a riva era lui
Era lui, proprio lui...
Figlio della fantasia
L'ippocampo
Mille volte in un sogno sognato
Ma vero nel mito
Nell'acqua bassa io mi sono avvicinato
E con le dita l'ho accarezzato
Ed era così morbida
Così lucente la sua pelle
Che per istinto ho sentito
Di cavalcarlo
E via, via, via...
Come il cavaliere
Che non son mai stato
Un cavaliere e il suo sogno proibito
Insieme nel mito
E nella notte le pinne
Sembravan fatte di fiamme
Come i cavalli del carro di Apollo, brillante
E ho pensato all'amore
E al suo fuoco interiore
Che nessuna tempesta mai spegnerà
E fra le schiume vedevo
Come su di un falso piano
La città inabissarsi lontano, lontano...
E ho pensato alla vita
Che è un'illusione infinita
Ma se non c'è l'illusione, finita sarà
Così, così...
Così mi son trovato che nuotavo
Come un pazzo verso riva
Dio, come la vita mi sembrò bella e irraggiungibile
A terra voglio andare, a terra!
E la terra toccai, la toccai, mi svegliai
Chissà dov'è l'ippocampo
È una luce nello spazio infinito
Perduta nel mito...