Nonostante Tutto

Giacomo Leopoldo Maria Jaselli, Massimiliano Casacci

Bisogna usare la filosofia e la sopportazione
Metter l'infinito dentro una canzone
E volare via di qua
Bisogna respirare la speranza in mezzo alla tempesta
Come il profumo di un giorno di festa
Che ricordi solo a metà

E non mi importa chi mi ha condannato
Se il giudice, la sfiga o un destino sbagliato
Voglio sapere che mi hai perdonato
Urlarti in faccia che tutto è cambiato

Lascia la porta aperta
Dammi le ali che hanno messo via
La libertà non ha geografia
La libertà, qualunque cosa sia

Lascia la porta aperta
E tira fuori I sogni dal cassetto
Che presto o tardi io torno da te
E ora so che un altro modo c'è

Si può provare ad essere felici anche per sottrazione
Saper prendere a calci la disperazione
Per resistere qua
Si impara in fretta che le spine fanno parte delle rose
Esser leali al Dio delle piccole cose
Spostare la tristezza un po' più in là

E non mi importa chi mi ha condannato
Se il giudice, la sfiga o un destino che ho amato
Voglio sapere che mi hai perdonato
Urlarti in faccia che tutto è cambiato

Un viaggio, un figlio, una cena al ristorante
La noia calda di una giornata come tante
Il sesso, un odore portato dal vento
La libertà d'espressione, il senso del tempo

Una lettera, un segno, il cielo che tuona
Addormentarsi senza il campanello che suona
Le gambe che corrono, il cuore che respira
E nonostante tutto, il mondo che gira

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