PILLOLESSE

Brucio il dito col nostro accendino
Mi fa male credimi un casino
Ma non sarà mai più comprensibile
Non sarà più visibile
Ogni ferita che ho dentro
Scusa se mi guardo troppo allo specchio
E' che fissare me è così perfetto
Vedermi uscire da quella metro con un chocker al collo
Solo collane poggiate sul petto
Con un vassoio di cuori tra le mani
Con i capelli bruciati dalle tinte
Con gli occhi neri un poco affossati
Non ricordo se ho dormito stanotte
Fissavo quel cielo, il mare e gli animali
Fissavo la prof sperando che capisse
Che in fondo non sapevo che parlasse
Mi chiudo nel mio mondo dove mai nessuno è triste

E sto cercando ancora un equilibrio
Tra quello che chiamo me che gusta il brio
Quello che ha tutto ciò che vorrei
Chissà che penseresti se ti dicessi chi è lei

Esse
Ingoia delle compresse
Si sente come le comparse
Quando si mette in disparte, dall'altra parte
Oh esse
Credevi la notte dormisse
La notte invece lui dipinge
Mi da una speranza quando forse
Dovrei scappare e finire al dunque

Senti la lingua nella faringe
Voglio respirare con il tuo profumo
Quando passa in stanza è un po' come il cianuro
Soffoco nell'acqua nera piena di petrolio
Come minatori che non trovano l'oro
Hanno un punto sulla testa e li indico con un loro
Non sanno chi sono
Sanno come si pronuncia solo quando è buono
Trovo un bigliettino sul nido dell'avvoltoio
Sento i piedi in fiamme sulle sabbie d'oro
Non correre che alzi la sabbia
Non fare capriole con i mal di pancia
Non soffrire quando senti la mancanza
Anzi passala, passa
Fuma, poi sorridi che ti passa

E sto cercando ancora un equilibrio
Tra quello che chiamo me che gusta il brio
Quello che ha tutto ciò che vorrei
Chissà che penseresti se ti dicessi chi è lei

Esse
Ingoia delle compresse
Si sente come le comparse
Quando si mette in disparte, dall'altra parte
Oh esse
Credevi la notte dormisse
La notte invece lui dipinge
Mi da una speranza quando forse
Dovrei scappare e arrivare al dunque