C’è Chi Si Fida

Daniele Pace, Oscar Avogadro, Mario Lavezzi

C'è chi si fida del suo padrone
Delle intenzioni che sono buone
Del progressismo
Dell'invenzione di un modello nuovo, nuovo, nuovo
Di produzione

C'è chi si fida dell'autoradio
Della partita che c'è allo stadio
Del suo vestito dentro all'armadio
Anche se, per un caso sfortunato
Le tarme gliel'hanno del tutto mangiato

C'è chi si fida del suo prelato
Del funzionario di partito
Del filosofo prezzolato
(...)

Io da solo sono zero
Non so mai cos'è vero
Per le indicazioni sono tutti buoni
Mamma, mamma, mamma, pensaci tu!

C'è chi si fida dei generali
Perché non sono tutti uguali
Bisogna scegliere il minore dei mali
Mi viene in mente com'è finito
(...) amico che si è fidato

E c'è chi si fida dei magistrati
Dei rapporti falsificati
Ma se non mangi questa minestra
Può capitare che, tuo malgrado
Debba buttarti dalla finestra

Io da solo sono cento
Me ne sto convincendo
Ma ai suggerimenti meglio stare attenti
Mamma, mamma, mamma, non mi fido più!

C'è chi si fida dei cantautori
E di tutto quello che tiran fuori:
La stravaganza dell'incoerenza
Con un artista si è più indulgenti
Si ha più pazienza

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