Ballata Per Una Città
Non sei affatto silenziosa
Eppure sembri muta
Sono io che ti parlo
In un dolce far niente
Ti costruisco poco a poco
Volgare oppure nobile
Un po' Beirut un po' Rio
I giorni della rabbia dei lenzuoli bianchi appesi
I tuoi militari davanti ai portoni
La storia che ci prende in giro
Racconta senza veli le mie strorie zen
Si sente dire in giro
Che il diavolo vivie a Palermo
Porgere l'altra guancia non è un sentimento moderno
La notte scende e a volte ridà
Un profumo di eterno
Ed in qualcosa somiglia un po' anche a te
O a me che provo a scindere le onde del mare
Proteggila tu, santa, dall'alto di questo monte
Dai pranzi pesanti ed i sonni profondi
Questa splendida città in rovina
Dove Garibaldi si fermò e fece pipì