L'Unica Superstite
A Bettola stava scendendo la sera
E io era pronta per andare a dormire
Birocciai e sfollati per il coprifuoco
Ritornavano a cercare un riparo
Era il '44 sui monti di Reggio
La notte di San Giovanni
La ronda ha scoperto tre partigiani
Venuti per distruggere il ponte
I partigiani hanno ucciso un tedesco
Ma un altro ha dato l'allarme
Il comando SS ha deciso di fare
Una rappresaglia esemplare
La notte i soldati armati di mitra
Sono andati casa per casa
Avevano l'ordine di uccidere tutti
Uomini donne e bambini
Ci hanno svegliati, radunati in cucina
Poi hanno sparato una raffica
Sono caduta tra il nonno e la nonna
Coperta dal nostro sangue
I soldati avevano portato benzina
E hanno incendiato le case
Ma io con fatica sono riuscita a arrivare
Alla finestra e lasciarmi cadere
Ma la casa bruciava e sarebbe caduta
Su di me come un colpo di grazia
È molto difficile scappare lontano
A undici anni con la gola ferita
E sentiva le grida mischiate agli spari
E le bestie nitrire impazzite
E le voci metalliche degli ufficiali
E sentiva il calore del fuoco
Mi hanno trovata soltanto al mattino
Ferita, bruciata, ma viva
Il postino mi ha messa sulla bicicletta
E portata dai parenti in pianura
Poi sono guarita e la guerra è finita
E i tedeschi se ne sono partiti
Ma per molti anni ho sognato gli spari
E non mi usciva la voce
Ora vivo una vita serena ed è nonna di tanti nipoti
A volte si sveglia con gli occhi aperti nel buio
E rivede la Bettola in fiamme