Rinato
Chissà da dove
Proviene la mia rabbia
Sono stanco e le lacrime allagan questa gabbia
Tra rifiuto, disgusto e delusioni
Corro forte annebbiato dalle mie preoccupazioni
Voglio morire, anzi voglio vivere
Ma rinchiuso in una stanza dove il buio è sublime
Accendere il telefono e stare sotto le coperte
Rimpiangere il passato e rinnegare il mio presente
Ten anni alle elementari ero solo
I miei amici mi riempivan con parole d'odio
E presto o tardi il bambino diventa grande
Ma spera ancora che qualcuno gli guardi le spalle
Vive la sua vita come penitenza
Vuole solo attenzioni non riesce a viver senza
A 14 anni tutto gli appare nuovo
La scuola e le relazioni, forse sarà uno di loro
Mi farò tanti amici ed usciremo insieme
Forse questa volta il cuore saprà vivere
Smettila, in che senso?
Aspetta qualche giorno, capirai presto
Tutti questi sogni sono come una casa di carta
L'illusione di essere al sicuro quando stai in gabbia
Passa l'inferno, piange ogni giorno
Voleva esser come loro
Ha messo anima e corpo per piacere agli altri
Ora cresce ed impara a comportarsi
MERDE
Ascoltatemi bene, ciò che avete fatto non lo dimentico, non mi conviene
Un giorno il karma farà il suo dovere
Intanto qui mi sembra cambiato il vostro mestiere
Sono l'unico ad aver cambiato vita
O siete voi retrocessi, forse peggio di prima
Bene godo quando vedo che vi disperate
Le lacrime di un bambino non le avete mai toccate
Si cerco vendetta perché tutt'ora risento
Dei vostri abusi mentali anche se rido e son contento
Ma prima di voi
Caro professore
Che onore
Posso gentilmente scambiar due parole?
Mi ha sempre sottovalutato e non credeva
al fatto che sarei potuto finire attaccato a due metri da terra
Ma la ringrazio
Mi ha reso forte
Perché non parla?
Non mi risponde
Stia tranquillo non le farò niente
Si sa che un agnello non lo riconosci dal sangue che perde