Alter-Ego

Manuel Calabrese

Notte fonda, sguardo al cielo e musica
Strada vuota, io sto al centro, libertà
Porto un vuoto che un giorno si colmerà
Porto vuoto, la mia nave in tempesta
Anni tossici non rimangono là, poi
Decidono ed incidono su quello che sarà, noi
Sempre stati sudditi delle mie verità
Così buone quanto subdole, porgo la mia realtà
Ed ho mollato, ripreso, cambiato versioni
Per non mostrare ciò che sono io
Dato scontato un po delle emozioni
Che non trovavo e ho cercato di mio
Io voglio descrivere quello che penso
Imprimere, intingere quello che sento
Dare conforto e calore alla gente
Che si sente sola e ci muore da dentro
Cerco cose ricercate per cercare la mia pace
Testa dura fa da scudo come fosse un carapace
Senza te non son sicuro di ciò che sono capace
Preferisco aver silenzio, che sentir chi si compiace
Di essere meglio dì
Io sento solo balbettare e pochi fatti qui
Ho dato i numeri, ho preso fulmini
In situazioni in cui non pensavo mai più nemmeno di trovarmici
Quindi fanculo alle tue paranoie
Non vedi? Ho le mie che mi stanno mangiando dentro
Le tue parole son morte da sole
Da quando ho provato a vedere meglio
Forse qualcosa mi darà ragione
O mi farà capire chi sono davvero
Che forse sono io l'unico coglione
E che farò un errore a mantenere il velo

La mia testa è un juke-box, però non fa rumore
Si ricorda tutto, ma di più del dolore
Sembra che rilevi tutto, tranne che il calore
Io forse giù mi butto, ma non voglio pressione
Ho bisogno di tempo, di spazio, di tempo per l'alcool
Ritento, fallisco, rifaccio, mi prendo ogni rischio che faccio
Fin quando non mollo, mi pento e mi sfascio
Sanno cos'ho fatto per cambiare tutti i limiti
Tipo veder crollare tutti quanti i miei edifici
Tipo non scappare manco se piovono meteoriti
Tipo non chiamarti affatto per evitare litigi
Non posso cancellare ma passare avanti
Non voglio odiare per comunicare odio agli altri
Non ho più sonno e il sole me lo trovo qua davanti
Faccia a faccia col mio corpo ma non noto i tratti
Quante cose ho perso per me
Quante cose ho dato ma che
Non sono tornate da me
Un pensiero fisso ritorna sempre
Perché riaffiora tutto anche con un niente
Forse mi dirai una frase intelligente
Non ci spero tanto, quindi io nel mentre mi sa che
Giro e rigiro facce, miro ed ammiro masse
Tiro, faccio un sospiro, mi giro dall'altra parte
Riguardo il mio passato, anche quello più distante
Cosicché quel che ho passato non ricapiti più in grande
Non cambio per un contesto e manco per qualcuno
Io il contorno te lo spezzo e dopo te lo sfumo
Mangio come un bastardo ma sembro a digiuno
Tutto passa nel momento in cui abbatti quel muro
Quindi Panta Rei
Tutto scorre ma non nel modo che vorrei
Scegliessi una direzione forse starei okay
Avere in mano il mio futuro, adesso dovrei
Ma non ho mai trovato quella spinta
Anche se ho avuto modo di aprirmi più di una pista
Nella vita mi sono preso più di una svista
Ora al posto del cuore sembra ci sia un ametista
Cambierò le regole di questo universo
Mi sono stancato ormai di perdere tempo
È per colpa di questo che da un pò non ti sento
Ma adesso che ci sono col cazzo che mi arresto
Vibe

Wissenswertes über das Lied Alter-Ego von Vibe

Wer hat das Lied “Alter-Ego” von Vibe komponiert?
Das Lied “Alter-Ego” von Vibe wurde von Manuel Calabrese komponiert.

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