Mezzanotte

Francesco Matassa

La fragilità di un diamante, che tra poco mi si spezza
Noi siamo quel diamante, forti solo all'apparenza
Non siamo come gli altri perché noi siamo di peggio
Veniamo dai quartieri dove pure il sole è spento
Ed ho paura che non durerà in eterno
Non sono una leggenda, non voglio vivere in eterno
E pensami quando sarò lontano
Non mi fotte di nessuno, però tu non farci caso
Amo le fotografie, vinili, tutto ciò che sa di vecchio
E io sono quel diamante, perché tra poco mi spezzo
E lo so che non credi sia vero
Tutti mi ripetono che devo fare il serio
Mi manca il mio posto te lo sai che so sincero
Non ti piace come sono ma mi ascolti nello stereo
E so che ci sarai pure se sarai lontana
Perché ovunque e dappertutto io potrò sentirmi in patria
So che tutto quanto fa paura, ma ci sono te lo giuro
E ascolta le promesse di un ragazzo un po' insicuro
Che non si guarda nel passato perché vede tutto buio
Che non vuole andare avanti, perché sa, non ha futuro
Mi sento a casa, fuori casa, ma con te vicino
Non ascolto i miei, ma mi fido di un amico
Quest'inverno è uno specchio col mio essere vivo
Un diamante nella sabbia, ciò che sono io
Ho una tempesta in testa, il mare tra ciglia
Ma la neve e il ghiaccio hanno tutt'altra spinta
Non mi piace più nessuno, non mi piace chi fa finta
Ma mi piace quando sto coi frate e mangio pizza
E so che da fastidio la gente
Non farci caso tanto non sanno mai niente
Vorrei esserci e vederti sorridente
Ma non sono quel diamante, perché un diamante è per sempre

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