Non Era Più Lui
Non era più lui
Non sopportava più i compagni
E oggi in Svizzera, poi, in Francia domani
Taciturno e irascibile
Dentro a questa vita da cani
Non era più lui
Che cosa mai l'aveva cambiato?
Prima era simpatico a tutti, era amato
Così curioso e sensibile
Benché albero sradicato
Non era più lui
Era stato costretto a emigrare
Ma che cosa, che cosa l'ha potuto cambiare?
Disordinato e appartato
Poi irascibile e pronto ad oziare
Non era più lui
Sempre in una stazione a guardare
I treni veloci partire
I treni veloci passare
E il rapido delle quindici
Ed un ritorno a sognare
È vita questa?
Incoerente, ozioso, dissociato
Con monotonia a un suo sogno legato
E il rapido che passa a mitraglia
Lui, lui, lui, sempre disperato
Che vita è questa? È morire?
Rimanere per il momento
Tranquilli si può?
Silenzio come una tomba
Se si vuol sopravvivere
Senza aspettare i tre squilli di tromba?
L'acqua passa con furia da un ponte
La neve cade stridendo da un monte
Nella tempesta ci salviamo a stento
Ma lui, lui, lui, è solo vento
Non era più lui
Oggi è tre volte maledetto
Con un tarlo negli occhi e dentro al petto
Le ali di cera per il volo
Sono buttate sotto al letto