La cena
Se penso a te ti vedo in Via dei Tigli
Lo sguardo chiuso contro il cielo azzurro
Io sono l'altro, lui che volta le spalle
Bruciato di luce confuso nel paesaggio
E senza dare nell'occhio
Esco fuori dall'inquadratura
Devoto a nessuno votato alla fuga
Oh madre il vento scuote ciò che cede
Le insegne, i rami, le catene
Le foglie morte dell'amore
Riuniti qui a consumare
Il piatto freddo della cena
La vita stinta nell'attesa oh madre
Il mare ingoia ciò che cade
Le navi, i ponti, le frontiere
Il senso ambiguo del dovere
Seduti qui a contemplare
Le zone d'ombra della cena
La vita vinta dall'attesa dimmi la strada
Dammi un secondo indicami il modo
Per girarci intorno