Elemosina

Mallarmé

Prenditi questa borsa mendicante tu accorto non l'hai toccata
Antico lattante a poppa avara
Per trarne goccia a goccia il tuo rintocco a morto
Cava tu dal metallo qualche colpa bizzarra
E vasta come noi la stringiamo sul cuore soffiaci che si torca
Un'ardente fanfara
Chiesa e incenso che tutte queste dimore sui muri
Quando culla un'azzurra chiarezza il tabacco in silenzio dilati
E le preghiere e l'oppio onnipossente ogni farmaco spezzi

Stracci e pelle vuoi tu buttare il cappottino
E ber nella saliva una felice inerzia
E nei caffè sontuosi attendere il mattino
I soffitti arricchiti di naiadi e veli
Si butta il mendicante di vetrina un festino

Quando esci vecchio dio

Tremante sotto i teli d'imballaggio
L'aurora è un lago di vino d'oro
E tu giuri di avere nella tua gola i cieli
Non avendo contato il lampo del tuo tesoro
Almeno puoi ornarti di una piuma
E a ricordo portare un cero al santo in cui tu credi ancora

Non pensare che io vaneggi in parole discordi
La terra si apre antica a chi muore di fame
Odio un'altra elemosina
Voglio che tu mi scordi fratello
E innanzitutto non comprare del pane

Wissenswertes über das Lied Elemosina von Max Gazzè

Wann wurde das Lied “Elemosina” von Max Gazzè veröffentlicht?
Das Lied Elemosina wurde im Jahr 2000, auf dem Album “Max Gazzè” veröffentlicht.
Wer hat das Lied “Elemosina” von Max Gazzè komponiert?
Das Lied “Elemosina” von Max Gazzè wurde von Mallarmé komponiert.

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