Signora più che mai
Gente di strada che viene e va
Muovendo fili che lei non sa
Tira la sorte su un altro giorno che se ne va
Tra le comparse mi muovo anch'io
E, camminando nel tuo pensiero, cado sul fondo
E si rinnova la pena mia
Un sacco vuoto da buttare via
È questa donna forte
Senza di te
Signora più che mai
Del tempo che avaro spendi e non mi dai
Mi porti su
Spiragli di luce blu
E gli inverni che eterni e poi mi lasci ancora tu
Signora più che mai
Del mio sentimento vivo e non rinnego gli occhi tuoi
Graffiando la mia speranza
Aspettando un domani che ragione mi darà
Se poi verrà
Pioggia sottile, non bagna, ma
Tamburellando sui vetri sta
Voce sommessa come preghiera che al cielo va
Un’altra sera da sola io
Stesso discorso, un soliloquio senza rimorso
E ripercorro la stessa via
La tentazione di gridare al vento
Che ora il fuoco è spento
Senza di te
Signora più che mai
Invento ragioni inutili perché
Tu non ci sei
Pretesti che tu non sai
Per un attimo solo non esistere vorrei
Signora più che mai
Le antiche battaglie vinco e non mi stanco d'esser tua
Rubando stagioni al tempo
Carezzando un domani che ragione mi darà
Se poi verrà