La Festa del Canale
Scrivono che dalla barca si intravede Venezia
Merito lo stesso spazio che ho ottenuto fin qua
E a volte credo che tu sia una deformata idea
Che ha violentato la mia testa per la compagnia
Tengo traccia? poi ti accetto e in malo modo mi complico
Attraverso il flusso d'acqua di un canale caldissimo
Del mio corpo immerso in acqua cosa resterà
Del mio corpo immerso in acqua cosa resterà?
Ma una storia già sognata in una vita monastica
Una commistione androgina egiziana e di gay
Che in una gioia definita velocemente sarcastica
Apre il mare aperto al cuore immenso agli uomini miei
Ma non é più una storia e si trasforma solo in imbroglio
E non é più nemmeno imbroglio e si ritira dal mondo
E non é più nel mondo e avverte amici invito animali
A chiacchierare delle gare vinte in mezzo al canale
Ma non é più una donna e si ritaglia a forma di foglio
E non é più nemmeno un foglio e si ritira dal fondo
E non é più nel mondo e avverte amici e invita animali
A chiacchierare dele dita usate in mezzo al canale