La Matrigna
Michele Salvemini
Historia magistra vitae
Ogni passo una scossa, una dinamite
Perdo le difese come l'islandese
Che migrò alla ricerca di un clima mite
Un campo minato tra me e Santiago
Io negativo ma di Salgado
Il presente mi parla e non lo capisco
Avrà il cavo del micro che è dissaldato
Sono disarmato, la foresta fa sguardi da occhi cavati
Non mi fido dell'uomo né delle bestie
Credo solo ai Leopardi di Recanati
Vamos