Alessandro e il Mare
Il tramonto era pieno di soldati ubriachi di futuro
Fra I dadi le bestemmie e il sogno di un letto più sicuro
Ma quando lui usciva dalla tenda non osavano
Nemmeno guardare
Sapevano che c'era la sua ombra sola davanti al mare
Poi l'alba era tutta un fumo di cavalli
Gridi e risate nuove
Dove si va passato il Gange
Generale parla dicci solo dove
E lui usciva dalla tenda bello come la mattina il sole
Come in una lontana leggenda
Perduta chissà dove
Tornava bambino
E tornava bambino
Quando stava da solo a giocare nei viali
Di un immenso giardino
La fontana coi pesci
Dai riflessi d'argento
Che poteva soltanto guardarla
Mai buttarcisi dentro
Non un capello fuori posto mentre entrava a cavallo nel mare
E il cuore il cuore gli batteva addosso
Come a una donna che si va a sposare
E tutti lo seguirono cantando
Senza nemmeno sospettare
E gli andarono dietro contenti
Di dover annegare
Tornava bambino
E tornava bambino
Quando stava da solo a giocare nei viali
Di un immenso giardino
La fontana coi pesci
Dai riflessi d'argento
Che poteva solo guardarla
Mai buttarcisi dentro
E mentre si voltava indietro
Non aveva niente da vedere
E mentre si guardava avanti
Niente da voler sapere
Ma il tempo di tutta una vita
Non valeva quel solo momento
Alessandro così grande fuori così piccolo dentro