Lo Stregone E Il Giocatore
Quando arrivò io fece molto piano
E il vecchio con la mente era lontano
E poi neppure il cane si svegliò
Non abbaiò, rimase immobile
Così pensò che fosse qualche amico
O una rondine, o lo spirito dei lupo
O il vento, perchè il vento
Quando entra è svelto più di una lucertola
E niente più da perdere
E niente da aspettare
Gli disse, "Appendi pure il tuo cappello
Facciamo finta di giocare"
Gli anziani gliel'avevan raccontato
Portava i dadi e il gioco era truccato
Ma t'incantava il fondo di un sorriso
Su quel viso, ancora giovane
E poi sentì urlare forte il lupo
E quando aveva già quasi perduto
Vide che sulla luna gli sfuggì
La sua vita e se ne innamorò
"Io sono un vecchio inutile
Puoi prendere di meglio
Tu dammi ancora un giorno
E in cambio ti darò
Mio figlio